
Merian
2020 - Il progetto, tuttora in corso, prevede la realizzazione di una serie di dipinti che riproduco dei particolari tratti dalle tavole di Maria Sibylla Merian, artista e biologa di fine ‘600, scopritrice della metamorfosi degli insetti.
sito ufficiale di Adriana Torregrossa
2020 - Il progetto, tuttora in corso, prevede la realizzazione di una serie di dipinti che riproduco dei particolari tratti dalle tavole di Maria Sibylla Merian, artista e biologa di fine ‘600, scopritrice della metamorfosi degli insetti.
2020 - Il progetto, tuttora in corso, prevede la realizzazione di una serie di dipinti che riproduco dei particolari tratti dalle tavole di Maria Sibylla Merian, artista e biologa di fine ‘600, scopritrice della metamorfosi degli insetti.
2020 -
Autoprogettazione è a cura di Toni Merola, Nicola Pellegrini e Bianca Trevisan. Il progetto è sostenuto dalla Galleria Milano, in collaborazione con Maria Chiara Salvanelli Press Office.
Istruzioni:
Fotografare alcune panoramiche del proprio appartamento, studio, casa o luogo dove si risiede attualmente. Abbiate cura di non sistemare gli ambienti per l’”occasione” ma di coglierli alla sprovvista e di riprenderli quindi così come sono, con inquadratura orizzontale. Create così una cartolina a cui aggiungerete: Saluti da qui…. oSaluti da casa mia… Per inserire la scritta nella vostra cartolina potete utilizzare qualunque applicazione o software disponibile sul vostro dispositivo. Potrete infine stamparla e spedirla per via postale, oppure potete utilizzarla virtualmente e spedirla per posta elettronica. E’ disponibile anche il retro della cartolina.
2018 -
Ruskin Gallery & Gallery 9, Cambridge (UK)
PLACE: Relinking, Relating, Relaying
An exhibition by artists from Italy, Slovenia, Bosnia & Herzegovina and Cambridge
25 January – 17 February 2018
a cura di Robert Good e Rebecca Ilett
2017 -
A cura di Antonio Giacomin
2017 -
Biblioteca dell’istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba, Etiopia
Copertine stampate su libri contenenti pagine bianche vuote. La prima pagina soltanto, all’interno di ciascuno, evidenzia il rapporto di parentela della persona che si sta cercando. Ogni costa della copertina mostra l’immagine di qualcuno che cerca un congiunto disperso durante il viaggio di fortuna verso l’Europa. I libri sono stati catalogati e collocati nella biblioteca riportando lo stesso numero del sito tracetheface.org. Nella collocazione è stato seguito il principio di buona vicinanza, accostandoli a saggi di storia italiana, biografie, politica, viaggi.
2017 -
Alliance ethio-francaise
Grafite su carta fotografica, cm 60 x 40
2017 -
Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba, Etiopia
Grafite su carta fotografica
2016 -
Barco Zonca (Treviso)
a cura di Laure Keyrouz
Installazione realizzata sui vetri della villa
2016 -
Artiste à l’Artiste
a cura di Angelo Ricciardi
Museo MART di Rovereto
Foto scattata nell’appartamento dei miei genitori, dopo la morte di mio padre, 2011, nel momento in cui la casa è stata svuotata del tutto e liberata da cose e persone.
2016 -
No Place 3, Suzzara,
di Umberto Cavenago
In collaborazione con Dragoni Russo e M. Rambaldi
2014 -
Studio Cloud 4, Bologna
A cura di Elena Grossi e Stefano W. Pasquini
2013 -
Stazione Centrale, Trieste
Gli adesivi “SOGNA”, decoravano la vetrata di una delle botteghe, ancora inutilizzate, che si trovano all’interno della Stazione Ferroviaria di Trieste Centrale.
2012 -
Sala Veruda, Trieste
a cura di Massimo Premuda
“Più o meno positivi” #3
Mostra tenutasi a Trieste , in occasione della Giornata Mondiale contro il Virus HIV
L’abito, che riproduce il virus al microscopio, è stato indossato durante l’inaugurazione e tra il pubblico sfioravo delicatamente chi mi passava accanto.
2012 -
Museo Civico Medievale, Bologna
c/OHM
Sedia dei primi del Novecento, restaurata, con proposta di azione collettiva: trattare la sedia con la stessa logica con cui è stato trattato il Musée de l’OHM, ossia, di invitare i visitatori a incidervi un segno in modo da creare un legame fra la sedia stessa e il progetto museale.
L’opera, presentata al concorso, si è collocata al 3° posto
2011 -
Casabianca, Bologna, a cura di Anteo Radovan
I quattro pannelli di velluto sono stati realizzati in Egitto, al Cairo, durante uno dei miei lunghi periodi di permanenza nel Paese. Il 2011 è l’anno della rivolta in Egitto e delle primavere arabe. Seguendo la stessa tecnica di realizzazione dei versetti che spesso si trovano nelle case comuni o in luoghi pubblici, ho fatto realizzare le scritte, in arabo, ma con contenuti che rivelano alcuni stati di disagio personalmente vissuti in quel periodo.
Ho seguito personalmente la fase di ideazione, creazione della calligrafia da parte di un esperto calligrafo e la fase finale di ricamo.
2011 -
Pane al Pane, Life Arredamenti, Castel S. Pietro (BO)
L’opera è un omaggio a Miguel Morales, artista spagnolo e compagno di percorso, scomparso tragicamente nel 2009, che ho voluto esplicitamente ricordare con un’opera da lui ideata.
2008 -
Ferrara, Giornata del Contemporaneo –
Mostra “Fil Rouge” a cura di Massimo Marchetti
Durante la performance, mio padre, Stefano, legge le sue memorie, dove racconta le vicende del proprio padre, trovatello adottato da una famiglia che non l’ha mai amato. L’installazione comprende anche l’abitino indossato dal piccolo Vincenzo (mio nonno) il giorno del ritrovamento, esattamente riprodotto da una esperta costumista, che lo ha realizzato mantenendo fede ai tessuti del tempo (1899) e alla descrizione riportata nell’estratto dell’atto di nascita, esposto in mostra in originale.
2008 -
Container è un progetto a cura di Mili Romano
“Sai che c’e’ di nuovo”.
L’intervento da me proposto ha visto il container come una sorta di video-box, o confessionale, dove ciascun cittadino ha avuto un minuto per esprimersi liberamente davanti alla videocamera.
2007 -
Artefiera Off
a cura di Daria Filardo
Intervento urbano a cura di Daria Filardo, realizzato nella città di Bologna durante Artefiera
2007 -
Il Filatoio – Caraglio (CN)
Mostra “Il Velo”, a cura di Andrea Busto
La mostra, curata da Andrea Busto, ha visto come protagonista il pubblico che, insieme all’artista, ha indossato un chador lasciandosi fotografare e creando via via un murales che raccoglieva le foto di tutti coloro che hanno partecipato all’intervento.
2006 -
“Gabi” è un video realizzato in Etiopia con una famosa cantante locale. Nel 2006 la donna aveva più di 90 anni. Una donna celebre nel suo Paese, e molti si recavano da lei per omaggiarla. In quel periodo vivevo proprio vicino casa sua e le chiesi di poterla incontrare. In quella occasione, come in tutte le occasioni importanti, la donna indossò un “Gabi”, un telo bianco che copre l’intero corpo e che si lega ad una antichissima tradizione. Il video si concentra sull’uso di questo oggetto ricco di storia e fascino.
Questo lavoro è stato presentato a Genazzano a cura dell’Associazione Culturale START
Bologna, Palazzo d’Accursio, “Woman in Revolt”, a cura di Fabiola Naldi
2005 -
Associazione Culturale ARTEAREA, Brescia
a cura di Daniele Astrologo
L’installazione presenta diverse decine di moduli per la richiesta di permesso di soggiorno da parte di cittadini non appartenenti all’Unione Europea. Nello spazio dedicato all’applicazione della fototessera è stata inserita una foto del soggetto visto di spalle, celando così proprio il concetto di identità. Ogni modulo è stato rifinito con una cornice dorata.
2004 -
Foro Boario, Modena
L’opera è stata realizzata in occasione della mostra “Intrecci”, a cura di Stefano Pasquini.
2003 - Muezzin all’ora della preghiera, presso la grande Moschea del Cairo, Egitto
2003 -
Studio D’ARS, Milano
Il video documenta il viaggio da me effettuato, da Bologna a Milano, in treno, indossando un chador, e ne registra l’imbarazzo, il confronto e le relazioni con la gente che ho incontrato.
All’arrivo in Galleria segue un dibattito con il pubblico sull’evento vissuto.
2003 -
Realizzato in occasione della Festa Nazionale dell’Unità a Modena
L’opera è stata realizzata presso la Moschea di Modena, a seguito di un incontro e un momento di dialogo con la comunità islamica.
2003-2011 -
2003, Sesto Senso, Bologna
2016, “Io vedo io guardo”, sedi varie, a cura di Annalisa Cattani
Il progetto è iniziato nel 2003 durante il primo viaggio in Egitto e si è concluso nel 2011.
“Adriana Torregrossa torna a Bologna dopo un anno trascorso ad Alessandria d’ Egitto con un chiodo fisso. Ha una macchia indelebile impressa sulla fronte. Ma la sua zibibba non si vede; non è come quella dei tanti musulmani che quotidamente pregano rivolti alla mecca battendo ritmicamente il capo sulla sabbia (o sul loro tappeto).
Averne una è un onore per i ferventi. Un segno che condensa un universo politico. E’ la memoria visiva del proprio abbandono a Dio, il codice a barre della fede in Allah.
Ha un altro tipo di livido. Il livido di una donna che si è per tanto tempo incontrata-scontrata con il pensiero islamico.
La zibibba di Adriana Torregrossa è la sua meraviglia di fronte a questi body-artisti della religione”.
Stefano Questioli
2000-2002 - Stampa fotografica su alluminio cm 50 x 35 realizzata in occasione del progetto di cooperazione culturale a cui hanno partecipato Arimin Linke, Emanuela De Cecco, Annalisa Cattani, Stefano Pasquini,Paola Di Bello, insieme all’Associazione Fotografi in Iraq e Un ponte per…ONG
2002 -
NO BORDER, Santa Maria delle Croci, Ravenna; a cura di Maria Rita Bentini
L’installazione comprende una macchina per fototessere offerta dalla Dedem, chador a disposizione del pubblico femminile che lo indosserà per realizzare la fototessera.
2000 -
“Bologna 2000, capitale europea della cultura”
Bologna – Salara – a cura di Silvia Grandi
Il lavoro raccoglie un esempio di “campionario” di dimensioni amplificate, normalmente usato nelle sartorie marocchine per la definizione delle decorazioni a ricamo applicate sugli abiti. Seguendo scrupolosamente la fase di realizzazione dei sarti, ogni filo applicato non è stato mai tagliato e mantiene un ritmo continuo dall’inizio alla fine del decoro.
1999 -
Progetto “The gate” a cura di a.titolo
Foto, Massimo Di Nonno
1998 -
Santa Sofia, a cura di Fabio Cavallucci.
Padova, Musei Civici di piazza Cavour; a cura di Francesca Alfano Miglietti.
Performance; realizzazione di tatuaggi all’henné
1998 -
Città Sant’Angelo, a cura di Renato Bianchini
Intervento diretto su manifesti pubblicitari affissi in strada.
1996 -
Circolo Sesto Senso, Bologna. A cura di Stefano Questioli.
Stampa fotografica realizzata su scatola illuminata al neon.
L’immagine ritrae uno “storico” palazzo occupato da migranti, situato in Via Stalingrado a Bologna.
E’ stato demolito nel 2000.
1996 -
“Up Date”, Bologna – Galleria Spazia a cura di Vittoria Coen
Arco moresco dipinto su muro; dimensioni cm. 280 x 190
1996 -
“Spazia”, Bologna
“Up Date”, a cura di Vittoria Coen, Installazione presso Galleria Spazia, Bologna
1993 - Serie di dipinti su tela realizzati negli anni ’90
1993-2006 -
Asni Gallery, Addis Abeba
1993 -
Galleria Il Graffio, Bologna, a cura di Anteo Radovan
Circolo Le Mascherine, Torino 1999, a cura di Marzia Migliora
Firenze Fabbrica Europa, 1999, ex Stazione Leopolda, a cura di Colomba D’Apolito
Yourself, A cura di Stefano Pasquini, 2002
cm. 165 x 60